I vantaggi della nuova Direttiva: miglior sicurezza energetica; riduzione delle spese di manutenzione degli impianti; calo del costo delle bollette; incremento dell’efficienza dell’impianto energetico garantito a lungo termine; possibilità di usufruire di agevolazioni in fase di ristrutturazione ancorate però alla qualità dei lavori svolti.
Dal 9 luglio 2018 è entrata in vigore la Direttiva 2018/844, pubblicata il 19 giugno sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. La Direttiva 2018/844 modifica la Direttiva 2010/31 UE sulla prestazione energetica nell’edilizia (EPBD) e la Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica (DEE).
L’obbiettivo delle nuove norme europee è la decarbonizzazione del parco immobiliare entro il 2050, ottenibile attraverso una ristrutturazione a lungo termine sia per gli edifici residenziali sia non residenziali, sia pubblici sia privati. La strategia di ristrutturazione punta ad essere efficace anche in termini di costi, soprattutto per gli edifici già esistenti e che saranno trasformati in edifici a energia quasi zero.
Il primo passo previsto è una rassegna del parco immobiliare nazionale, la trasformazione, inoltre, verrà accompagnata da iniziative nazionali volte a promuovere le tecnologie intelligenti e la formazione nei settori dell’edilizia e dell’efficienza energetica. Tutti gli stati membri dovranno rispondere alla direttiva entro marzo 2020.
Gli obiettivi della nuova direttiva sono:
- Rendere più efficaci le strategie di ristrutturazione degli immobili a lungo termine coerente con il settore edile idealmente decarbonizzato
- Promuovere investimenti privati per il recupero di edifici già esistenti
- Sostenere lo sviluppo delle infrastrutture per l’elettromobilità
- Innalzare le soglie per l’obbligo delle ispezioni degli impianti di riscaldamento e di condizionamento dell’aria
- Incoraggiare l’uso delle tecnologie informatiche
- Migliorare la trasparenza delle metodologie di calcolo della prestazione energetica
- Accrescere il ruolo dei consumatori